Come gli hacker guardano le pay tv senza pagare
Gli hacker utilizzano diversi metodi per accedere illegalmente ai contenuti televisivi a pagamento. Uno dei modi più comuni è attraverso l’utilizzo di dispositivi noti come “decoder pirata”, che consentono l’accesso a canali televisivi criptati senza pagare l’abbonamento. I decoder pirata sono dispositivi illegali che vengono utilizzati per accedere ai contenuti televisivi criptati senza pagare l’abbonamento. Funzionano utilizzando un software o un firmware modificato che consente di decodificare i segnali televisivi criptati e visualizzare i canali televisivi protetti da diritti d’autore senza pagare per l’abbonamento. Altri metodi utilizzati dagli hacker per accedere ai contenuti televisivi a pagamento includono l’utilizzo di software di hacking per decifrare i segnali televisivi criptati, o l’utilizzo di reti peer-to-peer per condividere contenuti televisivi tra gli utenti in modo illegale. Gli hacker possono anche utilizzare tecniche di phishing per rubare informazioni personali degli utenti, come nomi utente e password, per accedere ai loro account televisivi a pagamento. Il problema dell’hacking di contenuti televisivi a pagamento è in aumento, poiché sempre più persone cercano di evitare di pagare per l’accesso ai contenuti televisivi. Tuttavia, è importante notare che l’accesso illegale ai contenuti televisivi a pagamento è un reato e può comportare sanzioni legali severe. Invece di cercare di accedere illegalmente ai contenuti televisivi a pagamento, gli utenti dovrebbero optare per opzioni legali come la sottoscrizione di abbonamenti televisivi a pagamento o l’utilizzo di servizi di streaming legali. Questi servizi offrono contenuti di qualità a prezzi ragionevoli e, allo stesso tempo, supportano gli sviluppatori e gli artisti che creano i contenuti.
Il cardsharing
Ma ora vediamo nel dettaglio come fanno a vedere le tv a pagamento. Una prima tecnica, la più “antica”, ormai valida solo per pochi canali esteri, è il cardsharing. La pratica del cardsharing consiste nel condividere appunto la scheda dell’abbonamento con altri decoder di altri utenti. Per fare ciò si utilizza un decoder che fa da server e tanti altri decoder che si collegano al server, comportandosi dunque da client. Questa tecnica ha avuto molto successo negli scorsi anni, ha dei vantaggi rispetto alle altre tecniche: non richiede molta banda, basta una connessione stabile, il segnale video si riceve via antenna, solo le chiavi di decrittazione si ricevono via satellite/dtt. Nel corso degli anni le varie paytv si sono attrezzate per combattere il cardsharing e alla fine almeno i big delle paytv ci sono riusciti. In italia in particolare sky è stata una delle prime a riuscire a proteggersi. Per approfondire l’argomento a scopo didattico basta fare una ricerca su cccam, oscam e altri software per il cardsharing. Qui scrissi un articolo per configurare un decoder super economico per il cardsharing(se fatto da una stanza all’altra, in LAN, è legale). I decoder più diffusi ed efficienti per il cardsharing(sia lato server che lato client) sono quelli basati su linux(enigma 2), espandibili con nuovi moduli a piacimento.
Le iptv
Successivamente al fallimento del cardsharing è venuta fuori con prepotenza la iptv. Le iptv purtroppo non possono essere mai eliminate, perché è difficile tirare giù i server, soprattutto quando si trovano in paesi in cui non vigono le stesse leggi che ci sono in italia. Di solito lo stato fa un semplice blocco sui DNS per impedire il raggiungimento dei siti, come fa per i siti di streaming pirata. Tuttavia un qualsiasi utente medio sa come aggirare il blocco DNS e raggiungere qualsiasi sito. Le iptv richiedono molta più banda rispetto al cardsharing, gli eventi si possono vedere con un notevole ritardo(se stai guardando una partita ti arriva prima la notifica di livescore e poi vedi il gol), inoltre sono a volte molto instabili, ad esempio durante eventi sportivi importanti durante i quali si collega un numero di utenti tale da mandare in tilt i server. Per usufruire della iptv è sufficiente avere un qualsiasi tv box android. Si possono usare anche smart tv o anche smartphone o tablet.
Siti di streaming
Un altro modo per vedere illegalmente partite ed altri eventi è utilizzare dei siti illegali, che vengono chiusi sistematicamente dalle autorità. Questi siti sono solitamente pieni di pubblicità(che i proprietari usano per monetizzare), la qualità dei video è abbastanza scadente e si rischia tramite i popup di installare anche qualche malware.
Account rubati
Un sistema più sofisticato, ma sempre di pirateria si tratta, consiste nel comprare delle credenziali rubate a utenti che pagano il regolare abbonamento e sfruttare il loro abbonamento per guardare i film e le serie tv preferite, nonché gli eventi sportivi. Infatti si riesce facilmente a reperire, su forum dedicati al cracking, le credenziali per accedere a tutti i siti di streaming, come netflix, prime o dazn. Il tutto a volte anche gratis.
Il feed hunting
Ultima tecnica che sfruttano i soggetti più attrezzati e smanettoni, consiste nel feed hunting. Il feed hunting è un termine utilizzato per descrivere la pratica di cercare e utilizzare segnali televisivi non criptati, noti come “feed”, che vengono trasmessi da emittenti televisive per scopi di trasmissione e testing. Questi feed possono includere programmi televisivi, notiziari, sport, eventi in diretta e altri contenuti televisivi. Gli individui che praticano il feed hunting utilizzano apparecchiature speciali, come ricevitori satellitari, per captare questi segnali e visualizzarli sui propri dispositivi. Questi feed possono essere trovati su frequenze satellitari, terrestri o via internet. Il feed hunting è una pratica controversa, poiché molti emittenti televisive considerano questi segnali come propri e non destinati al pubblico. Inutile dire che i contenuti per cui vengono cercati maggiormente i feed sono gli eventi sportivi. Molti di questi feed vengono trasmessi in chiaro su satelliti poco utilizzati per la ricezione dei canali, quindi solitamente sarà necessario avere un impianto motorizzato per sintonizzarsi sui feed. È sicuramente mettersi a cercare i feed per conto proprio tramite decoder, ma è molto più facile affidarsi a siti o forum dedicati, come satelliweb. In passato era molto complicato fare feed hunting, ai giorni d’oggi fortunatamente i prezzi di molte attrezzature di nicchia si sono abbassati. Comprare un motore per parabola oggi costa abbastanza poco, alla fine, con un motore, una parabola, un illuminatore e un decoder linux si può fare quasi tutto. Ovviamente per riuscire ad avere ricezione da satelliti estremamente lontani c’è bisogno di antenne grandi anche 2-3m e posizionatori più robusti. Ma per iniziare con 200€ si compra tutto. Un’altra opzione è l’installazione di un’antenna toroidale, che riesce grazie alla sua forma a ricevere contemporaneamente il segnale da molti satelliti(fino a circa 16 illuminatori, anche se poi per problemi di ingombro non si possono prendere satelliti a meno di 3 gradi di distanza).
Questa è una disamina a scopo didattico, chiunque volesse approfondire mi contatti nei commenti, sarò lieto di condividere con voi le informazioni apprese durante lunghi anni di studio.